-STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI -Markus Zusak-

TITOLO: Storia di una ladra di libri (precedentemente pubblicato come “la bambina che salvava i libri”)
AUTORE: Markus Zusak
NOTE: Da questo libro è tratto un film molto famoso, grazie al quale poi io ho scoperto l’esistenza del romanzo. Una piccola precisazione sul tanto acclamato film :è molto bello!
Probabilmente l’unica pellicola (insieme a quella di “Hunger games”) che mi ha veramente soddisfatta pur avendo letto il libro... è uno dei RARISSIMISSIMI casi in cui non riesco proprio a capire se mi è piaciuto più il romanzo o il film...QUINDI BEL LAVORO, CARO REGISTA! (e ovviamente, grande scrittore!!)
TRAMA: Innanzitutto devo fare una premessa: questo libro è ambientato in Germania, all’epoca della seconda guerra mondiale. LO SO, cosa diranno (quasi) tutti :”Ma che barba che tristezza che malinconia che angoscia che orrore”; in realtà è quello che subito pensato anche io: non mi piace leggere questo genere di cose perché, se devo essere sincera, mi angosciano parecchio, e non credo di essere la sola...ma questo romanzo per me è stato diverso, e mi ha aiutato a superare la mia “paura” dei libri e dei film ambientati nella seconda guerra mondiale (anche se resterà comunque un genere che non mi piace per niente).
Finita la luuuunga e straziante premessa, direi di passare alla trama...
Liesel è una ragazzina di appena 12 anni (nel corso del libro arriverà a 14) quando arriva nella “Himmelstrasse”, strada del paradiso , senza più un fratello e con una mamma ormai lontana, per trovare una nuova casa ed incontrare i suoi genitori adottivi. Infatti la sua “vera” madre, una comunista, aveva capito che l’unico modo per proteggere i suoi due figli dagli orrori della guerra e dal Führer era mandarli a vivere in una nuova famiglia. Purtroppo il fratellino della protagonista non sopravvive al tragitto e lei resta sola, ad affrontare una nuova vita, nella sua nuova casa.
FATTO IMPORTANTE : durante il funerale del fratellino, Liesel raccoglie da terra, o meglio dire “dalla neve”, un libricino nero abbandonato lì, sul freddo suolo invernale, ed è proprio in quel momento che cominciò l’amore della ragazza per i libri.
Liesel è analfabeta, non conosce le parole e il loro significato, sa parlare ma non leggere, ne’ scrivere. Aiutata però dal suo adorato padre adottivo inizia ad imparare molto velocemente e presto si appassiona nella lettura, diventando sempre più esperta e temeraria: strappa i libri “proibiti” ai nazisti per salvarli dal rogo, e ne ruba alcuni dalla biblioteca della moglie del sindaco. Ovviamente il compagno di Liesel, colui che la aiuta in tutte queste operazioni di salvataggio e di furtarelli, è il suo migliore amico, Rudy, un ragazzino “dai capelli color limone”, simpatico ed estroverso, ma soprattutto devoto e fedele nei confronti della protagonista (vi tralascio la parte in cui dico che è adorabile e che è in assoluto il mio personaggio preferito, ho pietà di voi)
Comunque, la situazione in casa si complica quando bussa alla porta un amico ebreo, Max, che cerca ospitalità e aiuto...nonostante  le difficoltà, la famiglia riesce a tenerlo nascosto in cantina, e Max si affeziona molto a Liesel, diventa un suo grande amico, una sorta di guida.
Riusciranno a proteggere l’ebreo e loro stessi? Riuscirà Rudy a farsi dare un bacio da Liesel? Riuscirà Liesel a salvare i suoi libri?
COMMENTO: Beh, da dove comincio. Dovrei dire innanzitutto che il libro è narrato in 3° persona, e che l’autore non corrisponde con il narratore, che è in realtà il più strano che si possa immaginare: la morte. Eh, già, la storia della ladra di libri è raccontata dalla morte. L’autore la fa apparire come una persona vera,e non come un concetto astratto...la dipinge addirittura quasi simpatica, nonché profonda, enigmatica ,misteriosa e con un gran senso dell’umorismo. Ma soprattutto la morte secondo la descrizione dell’autore è sarcastica e schietta, una gran dura, che però nei momenti tristi si commuove come farebbe un qualsiasi essere umano...e a cui in fondo in fondo dispiace vedere la guerra, la fame e la povertà del mondo.“Un semplice fatto: prima o poi morirai. (...) Per favore, fidati di me. Posso davvero essere allegra. Posso essere amabile. Affettuosa. Affabile. E queste sono solo le parole che cominciano per A” Così la morte si introduce nella prima pagina del libro, e dopo questa frase non si sa se volergli dire di non portare sfiga, volerla picchiare o scoppiare semplicemente a ridere. Devo dire che lo scrittore ha saputo descriverla in un modo fantastico, e probabilmente me la immaginerei io nello stesso modo, se dovessi scherzarci un po’ su: questa immagine che ha dato alla morte riesce quasi a rassicurare il lettore e indurlo a pensare che non sia poi così crudele e malvagia. Buffo vero? Nemmeno alla fine del libro sono riuscita a stabilire se la strana narratrice* mi stesse simpatica o no. Comunque, lo stile dell’autore è descrittivo e fitto fitto di metafore (oddio, sembro la mia professoressa di italiano...AIUTO!)
 e vi avverto, le prime pagine del libro sono profondamente riflessive e ad alcuni di voi potrebbero sembrare un po’ noiose, ma non spaventatevi ,è dopo che si entra nel pieno della storia. Poi, volevo dire che questo romanzo è pieno zeppo di frasi bellissime e poetiche, di quelle che vorresti ricordare per sempre e che, nonostante il tema triste(perché lo è per forza), il libro riesce a rendere meno tragici gli avvenimenti di quell’epoca, comunicando tantissimo al lettore. Quindi, non sarà uno di quei libri leggeri e allegrissimi da leggere sotto l’ombrellone, ma se avete letto “colpa delle stelle” e vi è piaciuto, non potete lamentarvi di questo. Certo, sono due romanzi profondamente diversi, ma le lacrime versate sono praticamente le stesse (uh come sono poetica).
I personaggi sono costruiti molto bene: la protagonista è coraggiosa ma allo stesso tempo piena di paure, gli piacciono le parole e nessuno, nemmeno il Fuhrer, potrà mai impedirgli di salvare e leggere i suoi amati libri; Max è un giovane uomo molto saggio, che odia i nazisti con tutto se stesso; Hans, il papà di Liesel, è un uomo rude, ma dolce e affettuoso, protettivo nei confronti della sua adorata figlia; Rosa è la mamma della protagonista, severa, un po’ “matrigna”, ma in fondo possiede un cuore tenero; Rudy ...beh Rudy è Rudy, non c’è storia, un ragazzino il cui amore e devozione per Liesel non hanno limiti.
Basta ora la smetto, prima di farmi sfuggire degli eclatanti spoiler.
*non ho capito se la morte è maschio o femmina, ma probabilmente nessuna delle due...già.
VOTO:
-Avventura e Adrenalina: * * *
-Suspense e Mistero: * -Romanticismo: * * * *
-Inquietudine: * * * *
-Divertimento e Particolari spiritosi: * * *
-Tristezza, Commozione e Malinconia: * * * * *
-Emozioni: * * * * * (ce ne sono, ce ne sono)
-Dettagli e Descrizione: * * * * *
-Stile dell'autore: * * * *
-Scrittura scorrevole: * * *
-Leggerezza: *
-Trama: * * * *

(su un massimo di 5 stelline per ogni voce)
42 stelline su 60

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