Bugiarda di Sarah J Naughton

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Titolo: Bugiarda 
Autrice: Sarah J Naughton 
Casa Editrice: Dea, 2018
Prezzo: 17 €

Trama: 
La chiesa sconsacrata di St Jerome, in un quartiere popolare di Londra, è un approdo sicuro per chi, come Jody, è scampata a un passato difficile e ancora stenta a camminare con le proprie gambe. Dietro le sue incongrue vetrate, negli alloggi popolari ricavati sotto le sue ampie volte, la vita scorre apparentemente tranquilla. Fino a quando il giovane Abe, al termine di una serata romantica in compagnia proprio di Jody, finisce in coma per una caduta sospetta giù dalle scale. Tocca alla sorella Mags - inscalfibile e cinica avvocatessa in carriera, che da anni ha preferito tagliare i ponti con lui e con il resto della famiglia - accorrere al capezzale di Abe per decidere della sua sorte. Non prima, però, di aver capito cosa è accaduto davvero quella tragica notte. Perché tutti, ma proprio tutti a St Jerome, a partire dalla stessa Mags, hanno un segreto da nascondere. E validi motivi per mentire.



La nostra recensione:

“Bugiarda” di Sarah J. Naughton è un thriller che potrebbe facilmente farsi starda tra i primi posti degli scaffali delle librerie prima di quest’estate. Sarà per la bravura dell’autrice nel raccontare con estrema scorrevolezza una storia di per se’ intensa, o per la tecnica con cui ha scritto il thriller, ovvero “passando la parola” ai vari personaggi della storia,  ma “Bugiarda” meriterebbe davvero un bel posto sullo scaffale.

“Una mente per amore. L’altra per vendetta”, come si legge in copertina, riassume in poche parole tutto ciò a cui ruota attorno il romanzo. L’amore e la vendetta, sentimenti tanto lontani quanto affini e che, in un modo o nell’altro, legano insieme tutti i personaggi della storia. Sebbene apparentemente diversi tra loro, tutti i personaggi di “Bugiarda” si ritrovano coinvolti all’interno di questo mistero, che va ben oltre la semplice caduta di Abe. A proposito, trovo molto bello anche il sottotitolo scelto per la copertina originale (l'immagine qui sopra), "None believes a liar, even when they're telling the truth", che rivela un grande indizio per risolvere il caso. (Colgo anche l'occasione per spiegarvi che la cover italiana è letteralmente uguale a quella qui di sopra, uniche differenze ovviamente titolo e sottotitolo. Ho scelto di inserire la cover originale semplicemente per una ragione di definizione dell'immagine).

Bisogna ammettere che l'autrice è stata molto brava anche a scegliere l'ambientazione del romanzo che, nonostante possa cadere nello scontato, è secondo me molto efficace e pittoresco. Lo sfondo gotico dona infatti già di per se’ un tocco in più alla storia (dalla chiesa sconsacrata fino ai colori cupi e grigiastri di Londra), ed in più, se si aggiunge il continuo susseguirsi di narratori differenti, suspense e mistero sono assicurati. 

Non scoraggiatevi se all’inizio di  “Bugiarda” non capirete essenzialmente niente. E’ normale, ed è anche un po’ l’assioma che accomuna tutti i thriller più avvincenti. (Forse proprio perché noi lettori ci sentiamo in dovere di risolvere il mistero prima del protagonista e perché a tutti noi piacciono, in fondo, le cose più difficili.)

Inoltre, i capitoli appaiono (da notare il fatto che ho usato il verbo APPARIRE perché questo libro è la dimostrazione di come le apparenze ingannino) spesso scollegati tra di loro e, sopratutto all’inizio,  questo può creare un po’ di confusione. E’ però la stessa confusione a spingerci a continuare il romanzo che ho divorato in meno di cinque giorni. 

Come ho accennato prima, tra le cose che più mi sono piaciute del romanzo vi è sicuramente destrezza con cui la Naughton rende la sua storia leggera ma al tempo stesso profonda. Profonda perché tratta temi delicati e che necessitano di essere discussi (soprattutto in questo periodo storico), come la violenza femminile e la depressione. Sebbene i temi sono tutti molto forti, non "soffocano" la lettura, anzi, a mio parere, gli donano un tocco in più, perché arricchiscono il romanzo differenziandolo da tutti quei thriller prevedibili e di puro splatter.  

“Bugiarda” è narrato attraverso l’uso di diversi narratori,  sebbene la protagonista rimane principalmente Mags. Il mistero principale, l’ incomprensibile caduta dal dodicesimo piano di Abe non è l’unico “caso” da scoprire all’interno della storia. La Naughton è stata appunto abile nel “tessere” una sorta di ragnatela nella quale ciascun filo riporta, attraverso giri più o meno lunghi, ad un unico centro, in questi caso Abe. Il cambio di narratore ci lascia giusto quel momento per fermarci un attimo, per riflettere sullo svolgersi dei fatti e, perché no, per permetterci di elaborare una nostra teoria su come andrà avanti il caso. Tuttavia, bisogna anche ammettere che, in certi momenti del thriller in cui la suspense è ai suoi vertici, il cambio di narratore potrebbe risultare un pochino snervante anche perché il caso sembra momentaneamente arrestarsi.

Infine, ci tengo anche a precisare che i più romantici non devono temere, poiché "Bugiarda" cela in se' una notevole dose di amore e love stories. Onestamente, non credo riuscirei mai a leggere un libro completamente privo di amore/flirts, perciò sono rimasta piacevolmente colpita nel trovare tra le pagine di "Bugiarda" notevoli parti amoroso (a volte anche hot!). 

Per concludere, consiglierei a chiunque di voi ami il genere thriller di leggere "Bugiarda" poiché non solo si è rilevata per me una piacevole lettura, ma anche perché, vi garantisco, il finale vi sorprenderà.

Vorrei anche ringraziare la persona speciale che mi ha regalato il libro e che (forse?) starà leggendo questa recensione. Grazie. 

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Commenti

  1. Sono un grande fan del vostro blog siccome, grazie a certe recensioni ho conosciuto tanti bei libri, tra cui il mio preferito! (Prima di domani)
    Non sapevo dell’esistenza di “Bugiarda” e, dato che, amo i thriller adrenalinici ed i finali imprevisti, quindi non posso non leggerlo! Complimenti per la recensione; sono sicuro che alla persona di cui parli piacerà molto :) Aspetto con impazienza il prossimo libro!

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    Risposte
    1. Senza il quindi ahah

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    2. Grazie mille gentilissimo Anonimo! Devo ammettere che "Prima di domani" è anche tra i miei libri preferiti! Besos ;)

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